FORREST CAMP 2017 ( 1st edition)

Tenetevi liberi il 17 (giugno) per il ForrestCamp17: perchè non si tratta solo di un fest delle etichette indipendenti cuneesi , 3 legate da tempo..cioè un mega Fest by Brigante Prod., Vollmer Ind.,Tadca Rec…bensi’ la locazione dell’ evento,  L’albero del MACRAME’ ( Scuola di Circo di Mondovi’, CN) suggerisce inevitabilmente  un arricchimento circense ,oltre che musicale per le 8 bande rumorose e i 2 djs movimentanti ( w/him e dj Botz). Stiam studiando un pranzo a base di monociclo e… bè prematuro anticipare tutto. Seguite su FacciaLibro Evento, (https://it-it.facebook.com/events/1903492913268257/) poichè li’ e solo li’ troverete gli aggiornamenti. La line up o running order delle bands è sempre questo. Subvufffer garantiti. Birra artigianale Kauss di Piasco.  Gente presabene. Adatto a bimbi (tranne la performance degli OvO delle 23…forse..)

17  GIUGNO  2017 !  Da uscita casello autostrada TO-SV “MONDOVI’ “prendere x Mondovi’ ma dopo a sx ,su per Briaglia verso Cascina Macramè. 2 km. Facile facile dal casello ..presto indicazioni più dettagliate. FREE CAMPING ( è in mezzo a fantastiche colline).

 

Mini-Intervista a : QUDRETA

Ecco a voi ,la mini-intervista ritorna dopo pochi mesi da quella per ‘TuboCatodico’ dei La MacabraMoka.

Ora è il momento di una  band che in qualche modo è loro legata carnalmente: i QUDRETA, anche qui siamo a Cuneo, anche qui grosse casse per subvufare grossi decibel , per districare ,con leggerezza, grossi impianti compositivi. Bando all’incipit!

>>>> Vi presento i Qudreta, nuovissima formazione trio di Cuneo e dintorni.
Chiediamo loro cosa fanno,come e perchè .

TADCA)Ciao raga, allora la prima domanda non può che essere riguardo al nome
della band…

QUDRETA)Ciao Alan e ciao TADCA.

Avete presente quando siete ad un passo dall’impazzire per trovare un nome che possa essere giusto per il contesto ,  aver senso,  piacevole da sentire , facile da sbagliare ma che alla fine vi rimanga in testa ?

Bene , tutto nasce da lì , dalla parola e definizione di “resilienza” che è la capacità di una persona di adattarsi al cambiamento dopo un trauma, adottando efficaci strategie di sopravvivenza.

Una serie di miserabili eventi ha portato a questa parola..

“Resilienza”, però, non suonava proprio bene come nome di una band e quindi è ripartito il brainstorming e, per quanto non ci avvaliamo e non vogliamo appartenere a nessun tipo di connessione o concetto politico, abbiamo pensato di tradurlo in qualche lingua diversa dall’italiano.. e cosa abbiamo scelto ? Il Curdo !!!

Questa lingua è usata da una minoranza che lotta da decine di anni per ottenere uno stato indipendente o perlomeno autonomo, che cerca di liberarsi da guerre e oppressori, costruendo un’alternativa che mette al centro di ogni suo agire il protagonismo delle donne nella vita politica e sociale contro al patriarcato.

Noi con il nostro approccio musicale cerchiamo di dare voce a quelle piccole realtà di cui facciamo parte cercando di trasmettere la forza della resilienza in ogni nostra canzone, qualche volta usando la musica, qualche volta aiutandoci con dei testi che descrivono frammenti di vita dove la “resilienza” è stata indispensabile.

E allora…

Wualà , scopriamo che resilienza in curdo si dice QUDRETA… tutti i pianeti  in quel momento si sono allineati perché era il nome giusto per tutto e per il nostro cambiamento, la nostra resilienza continua…

Scusate se vi abbiamo annoiato ma così per una volta abbiamo avuto lo spazio dove spiegarlo per bene.. hhahahaha
T)E’ in imminente uscita il vostro disco-dimostrazione, ossia demo-cd, (E’USCITO!!! n.d.r!)
cosa avete inserito al suo interno? Intendo tutto il repertorio , o solo
una parte? Da quanto tempo suonate? (si’, questa è una 3 in 1…)

Q)Ebbene sì, abbiamo fatto la nostra presentazione disco-dimostrazione sabato 11 marzo alle Officine Corsare di Torino, serata organizzata dalla Scatti Vorticosi records che ringraziamo per tutto, come ringraziamo voi della TADCA RECORDS per questa intervista e per tutto quello che avete fatto per noi come la Vollmer industries e la Brigante records e tanti altri ancora…

Al suo interno abbiamo inserito 5 brani, che, al momento della registrazione, erano tutto il nostro repertorio.

I QUDRETA hanno avuto diverse variazioni e cambiamenti dei componenti del gruppo, grazie a Bià che è stato il fondatore della band si è arrivati a questa formazione attuale, dopo suoi numerosi sbattimenti nella ricerca di un giusto batterista e un giusto bassista.

Dopo svariate prove di batteristi e bassisti, si è trovato il batterista tramite un annuncio in internet, Josh il batteraio matto… tempo dopo sono subentrato io, Ciccio, il bassista…è stata resilienza anche questa ricerca?

Dal lontano gennaio del 2016 il power trio esiste.
T)Quali sono i gruppi che vi fanno alzare la frequenza cardiaca?

Q)I gruppi che ci hanno fatto arrivare qua?

MMMa, io personalmente, e mi presento sono Ciccio, son cresciuto con Zia Cristina D’avena e tutti i 33 e 45 giri dello zecchino d’oro…ecco perché poi sono passato al punk Italiano! Ma se devo dire chi mi ha portato qui, senza ombra di dubbio, sono i NOFX, per cui ho uno sfrenato amore, i Botch, i Converge (e non posso dirli tutti sapete poi come vanno a finire ste cose no?)

Tutta la scena cuneese, torinese e italiana che pullula di gente e gruppi veramente fighi che ti fanno venire voglia di suonare tutta la vita !!!

Per Bià, il nostro chitarrista, invece, scopro proprio adesso le sue influenze e sinceramente… sono Gigi D’alessio, Luna pop e Francesco Renga…vabbè!!!

Per il nostro batterista Josh, e qui direi che va decisamente meglio, sono i Tool, i Queen Of The Stone Age e i Breach.

 

T)La domanda sul futuro che verrà: progetti , ambizioni e aspettative in
modalità ‘random’…

Q)Guarda…per il futuro speriamo di suonare in qualsiasi posto d’Italia, in qualsiasi altro paese e sarebbe anche bellissimo a casa di chiunque voglia ospitarci, anche ad un matrimonio, conoscere gente, nuovi gruppi con cui dividere il palco e l’emozione del live, dal quale abbiamo una vera dipendenza!… non rinneghiamo neanche un live in autogrill !!!

Ma soprattutto continuare a fare quello che ci piace, continuare a scrivere nuovi brani, continuare la nostra resilienza.

Davvero siamo stra, stra carichi e vediamo cosa ci riserva il futuro.

Le ambizioni sono tante e le aspettative altrettanto.

Grazie di tutto baci e abbracci.

QUDRETA

T)Grazie! diffonderemo il verbo dei Qudreta, alla prossima!

 

 

 

 

 

Fiera del Disco a Cuneo?! TADCA presente.

Ernyaldisko arriva per la prima volta a Cuneo con la sua Fiera del disco, evento dedicato alla musica vintage, in cui acquistare, vendere o scambiare vinili, cd o memorabilia. La TADCA Records sarà presente sicuramente per l’intera giornata di sabato (e cercheremo di farcela anche per domenica) per mostrare al pubblico l’intero catalogo, CD e vinili di validissimi gruppi locali e non, frutto dei primi cinque anni di attività come etichetta ed associazione.

FIERA DEL DISCO - CUNEO

Cuneo ospiterà quindi, con il patrocinio ufficiale della città, la prima edizione della fiera sabato 3 e domenica 4 settembre, presso il Mercato coperto di piazza Seminario, nel cuore della cittadina piemontese: per l’occasione l’ingresso sarà gratuito dalle 10 alle 19.
Per informazioni sull’evento:
info@ernyaldisko.com
3477655538

*FRAMMENTI DI VITA* : Mini-Intervista a JOSH

dead elephant

Questa rubrica è rimasta sospesa per un pò, ma siamo lieti di riproporre ‘Frammenti Di Vita’, una mini-intervista ai protagonisti della musica underground nata e sviluppata in cantina,di gruppi spesso troppo sottovalutati( anche se non è questo il caso dei Dead Elephant…)

Eccoci con JOSH, pezzo da 90 di batterista trapiantato a Cuneo, che ha suonato e militato in diverse bande della scena locale, tuttora attivo con i BOSLOV, che partecipano con ‘Bipolar’ (terzo pezzo ) alla Tadca Compila (‘<Tadca Records Musical Circus>’), ma che han cambiato nome, e con questa mini-intervista si evindenzierà il perchè ,il percome e il perilquale.

Ciao Josh, ecco le domande millepiedi:

>TADCA: Presentati ,nome vero,nome d’arte(?),provenienza e ‘ruolo nella società’ . Cosa ti ha spinto(e da quanto) a buttarti su di uno strumento così matematico e grintoso come la batteria? (tra l’altro ho notato che picchi duro! in quanti e quali gruppi hai picchiato duro?)

>JOSH: Ciao Alan,

Prima di tutto volevo ringraziarti per avermi preso in considerazione in questo genere di intervista. Anticipo che nello scrivere non sono molto empatico, ma cercherò comunque di tirar fuori ciò che intendo dire nel modo più naturale e spontaneo.

In primis il mio nome è Giorgio ma oramai da diversi anni, mi si chiama Josh (soprannome coniato da Enrico dei Dead Elephant), le mie origini sono legate ad un piccolo paese della provincia di Lecco, sul lago di Como, ma per vicissitudini nelle quali mi sono ritrovato, ho vissuto in diverse parti d’Italia, sino a trovarmi a Torino (dove spero di rimanerci abbastanza a lungo).
Sin da piccolo ho evidenziato un approccio alla vita abbastanza nevrotico ed agitato, sicchè, dato che mio papà si era stancato di portarmi ogni giorno a farmi scagliare per ore ed ore sassi nel lago, un giorno mi ha acquistato una batteria un pò come anestetico a questo mio approccio. E da li tra un tira e molla è nato tutto. Come per ogni inizio, ho passato quasi tutta la mia adolescenza, quindi gli anni delle scuole medie/superiori, a suonare con diverse band, sino a quando per un motivo o per un altro ho deciso di abbandonare.
Il ritorno di fiamma c’è stato non appena (nel 2010) mi sono trasferito a Torino. Quasi casualmente ho ripreso a suonare, senza neanche crederci troppo, ma dopo aver sperimentato un pò di situazioni musicali, sono stato contattato su una sorta di social network musicale da Enrico (Elephant Man/Dead Elephant/The Turin Horse) per formare un duo chitarra baritona/batteria ed in seguito per entrare a far parte appunto nei Dead Elephant. Dopo uno scambio di e-mail abbastanza denso, e dopo aver ascoltato attentamente il suo percorso, mi sono proiettato in un contesto musicale che prima di allora mi era totalmente oscuro, contesto che mi ha permesso, di conoscere un modo diverso di approcciarmi alla batteria, sicuramente più personale. Un pò come fosse lo scalpello per un falegname, ovvero un mezzo per dire qualcosa di mio, in un modo viscerale ed incompromissorio. Io non mi sono mai considerato un musicista, nè tanto meno un artista. La ‘pacca’ che tu hai notato, deriva esclusivamente da questo mio approccio, legato molto di più allo sfogare questa mia attitudine nevrotica ed agitata, piuttosto che al dedicarmi nello sviluppare tecniche ‘astrofisiche’ che non mi sono mai appartenute (nè sarei in grado di sviluppare).
Ad ogni modo, questo contesto, mi ha permesso di entrare in contatto con la musica della Granda. Un’altra provincia sopita e a volte ‘velenosa’, dove però, a dispetto di realtà più grandi e dispersive, vi è una densità diversa, come fosse un’esigenza portare avanti un discorso del genere e non una posa autoreferenziata che è tipica di grandi città come Milano, Roma, o in termini minori anche Torino.

TADCA : Prospettive e ambizioni del progetto che portate avanti ora; perchè suonate quella musica( le etichette ti piacciono?), quali ispirazioni, quale futuro di tale scena ( di nicchia?di massa?di tutti/nessuno?)

JOSH : Conclusosi il rapporto musicale con Enrico e dopo un’esperienza con una band torinese con la quale ho suonato per circa un anno passando anche per l’ Olanda, ho sentito la necessità di recuperare quella parte dalla quale mi ero momentaneamente staccato.Stanco di varie situazioni, ho filtrato, su quel social network che vi ho accennato prima, per la provincia di Cuneo, in cerca appunto di una banda ‘diversa’. Così ho incontrato Bia ed Alex, all’epoca Dallashtalla poi con il mio ingresso divenuti Boslov, avevo la necessità di far parte anche io nel coniare il nome (prima d’ora non mi era mai successo). In seguito a percorsi ed attitudini differenti, Alex ha lasciato e poco dopo è subentrato Ciccio, e per lo stesso mio motivo, si è cambiato ulteriormente il nome in Qudreta (non è un mobiletto dell IKEA). Il nome tradotto significa resilienza, ovvero la capacità di un individuo, o di un gruppo di individui, di adattarsi a diverse situazioni, anche impreviste, che ci si trova a fronteggiare, e, senza dilungarmi troppo, per un motivo o per un altro, grazie ad esperienze differenti, è un concetto che riguarda tutti noi tre. Niente circa qualcosa di politico o religioso, per me sono due concetti che, in ambito musicale bisognerebbe abolire. Non si tratta di anarchia, ma di libertà di essere, senza avere alcun tipo di bandiera, con la sola esigenza di rimanere il più possibile coerenti con se stessi. (N.d.r: Segnatevelo questo nome , QUDRETA, lo risentirete presto, anche perchè al basso/cori c’è Cic cio degli Occhi Pesti !)
Mi viene difficile rispondere alle domande circa le ambizioni, ispirazioni e al tipo di ‘scena’ che si intende rappresentare o portare avanti. Non è ciò che più mi preme. La cosa più importante ora, è che siamo tutti e tre sul pezzo, e abbiamo tutti voglia di divertirci e di fare le cose in modo serio e genuino, ed ovviamente, senza alcun tipo di compromesso.

dead elephant2

TADCA : Prova a fare una lista di 5 bands e di 5 dischi fondamentali per la tua formazione dapprima musicale ma anche e soprattutto individuale, cioè personale, e se riesci a non fare torti a nessuno, prova ad ‘eleggere’ il migliore gruppo della scena cuneese contemporanea, per potenzialità o per esperienza già acquisita. Aggiungi un saluto o ringraziamento a chi vuoi tu, e la mini-intervista a domande millefoglie termina qui. (p.s. conoscevi già la Tadca records o altre realtà non mainstream locali?).

JOSH :Qui parlo di band relative ai loro album, quindi immagino che la domanda relativa alle 5 band ed ai 5 dischi possa fondersi in una sola. Se devo selezionare solo 5 dischi di sicuro sono presenti i Tool con Lateralus un disco totale che al tempo mi aveva impressionato non poco, Kollapse dei Breach, Songs for the deaf dei Queens of the stone age, Lowest shared descent dei Dead Elephant che praticamente mi ha introdotto ad un modo di vedere la musica totalmente a me estraneo sino a quel momento, e Relationship of command degli At the drive-in. Ma ce ne sarebbero molti altri che hanno avuto uguale influenza sulla mia vita ed evoluzione.
Per quanto riguarda i gruppi della provincia di Cuneo ad ora attivi mi piacciono molto La Macabra Moka, come anche La Teiera di Russel che ho visto settimana scorsa live qui a Torino, i The glad husbands, Lamalora. Ma in generale, tutto ciò che esce da questo calderone ha una densità a sè che ha qualcosa di potente, come spero saranno, a loro modo, i Qudreta.
Inoltre conoscere TADCA è stato parallelo all’entrare a far parte di questa scena cuneese, non la conoscevo, ma l’esperienza di registrazione nella saletta Pesta mi ha fatto conoscere persone strafighe che dimostrano visibilmente la passione, la dedizione e l’appartenenza a questo contesto così forte e prezioso di questo angolo remoto d’Italia.

Grazie ancora e ci si vede presto,

Josh

T: Ciao e stragrazie per il tempo dedicatoci!

per la tAdcA ,

Alan

 

TADCA FEST vol.IV: 4 bAnds @EL PASO (Torino, Italy) – SAB 14 NOVEMBRE 2015

tadca_fest_2015

ITA: i rotten ponies, ahimè, non suoneranno anche perchè si sono sciolti dopo il gig a Pinerolo. Allora siamo 4 gruppazzi per il fest, sta volta, “solo”…sarà rovinoso ugualmente. Non voglio che manchiate!

ENG: Rotten Ponies band will not perform their live in Tadca Fest vol IV @ EL PASO on saturday 14th november 2015 just because they have disbanded, split,broken up. So then it’s gonna be a 4 bands ‘only’ fest, this time. They look for a new drummer in IVREA area, any interested? Punk-Fast HC style, i mean rotten ‘tupa-tupa’stuff.