ALLDWAYS “Contrera” Ep, 2024
Torino città.
Se penso alla toponomastica e associo un’immagine al nome di una strada va da sè che Corso Giulio e Corso Vercelli la fanno da padrona in Barriera, e allora portoni di legno dai citofoni disastrati e dai marciapiedi stretti, mini-market spalancati con vetrina rotta, giardinetti inesistenti abitati da mille sguardi fieri e duri.
Le voci delle genti sui balconi sovrastano il silenzio assordante del rincorrersi di occhi senza paura.
Corso Novara è fila di platani e macchine verso il trafficato cimitero, parchetto sulla Dora che rincorre il Po, marmi e fiori . La nuova Corso Venezia è asfalto e cemento sulla lunga distanza, che divide carcasse di stabilimenti e borgate diverse ma simili, per sfrecciare via veloci. Via Sempione e Via Gottardo sono parallele verso l’ospedale, e se ci cadi in mezzo sono tutti cazzi tuoi . Via Aosta è dove ho assistito al giovane marocchino rincorso dallo sbirro sudato con pistola, troppo veloce per essere preso.
Lingue d’asfalto corrono disperate…
Una panoramica mnemonica di fotografie, di posti visti di passaggio e vissuti il tempo di andare al concerto o dal pusher , di situazioni belle e brutte ma ugualmente abbruttite dallo stato di abbandono generale, e che piace anche per quello. La disperazione no, quella non piace mai, e impone misantropia e freddezza , in un labirinto lastricato di cocci di bottiglia dove la solidarietà è merce rara.
Nel reticolo ormai tutto ha un senso.
Questo CD intitolato ‘Contrera’ è un concept EP sul quartiere di Barriera di Milano appunto, quartiere popoloso e popolare a nord di Torino, tutt’altro che freddo. Zona decisamente buia come il nord , perchè non illuminata dalle luci del centro. Zona unica, che come Borgo Dora è la patria di stratificate immigrazioni : venete,pugliesi,siciliane,campane,calabresi,albanesi,rumene,maghrebine,centrafricane,cinesi.
Ad ogni nuovo arrivo tensione e ricambio culturale allo stesso tempo, in un intreccio di sinergie della sopravvivenza. Se Periferia e Centro si ignorano , in Barriera la lingua che si parla è una sola, ignara al resto della città.
Tutte queste sensazioni e queste immagini, con la voglia di riscatto e l’invecchiare dei sogni, le trovate intrappolate in questo CD , canzoni nate camminando in giro per il quartiere mentre fredda piomba l’aria su di noi e spilli di ghiaccio sorreggono le palpebre.
Il breve disco di un gruppo maturo, che emana trasparente lucidità.
4 tracce, 13 minuti.
Alldways.
Come una coperta cala la notte su Barriera.