Vegetariani,Vegani, Macrobiotici, Onnivori, BuoneForchette, Cannibali…questa intervista che vi sto per servire su di un piatto d’argento è dedicata a tutti voi bulimici della Musica. Quando si parla di questa astrazione uditiva che è la Musica, l’inappetenza è bandita. Chiunque sia un briciolo fanatico di un qualsiasi genere musicale come noi altri TantoDiCappelliani sa che cibarsi di Musica quotidianamente, sempre e per sempre, porta inesorabilmente ad una Grande Abbuffata. Il Menu è ricco. Noi siamo quelli che ritengono gli ultimi bocconi Indigesti, ma è solo perchè mangiamo ininterrottamente dal ’77, e sto parlando ovviamente della scena punk hardcore. Ma ora ampliamo le nostre vedute, scopriamo le scene di zona, le altre…
In questi giorni della merla , tra nebbia e galaverna , mi sono interessato alla realtà cuneese che fa di nome “Be Urself”, dato che chi gestisce questa piattaforma di promozione di musica locale ha espresso l’intenzione di allargare gli orizzonti e valicare i confini geo-musi-grafici(!), al fine di avere un più ampio raggio di azione.
Insomma, da sito web che riceve e comunica valanghe di info sulla scena musicale locale (parliamo di Cuneo e della provincia granda ), www.be-urself.com vorrebbe indirizzare le proprie energie verso tutta la scena dello stivale italico, isole comprese. E’ un sito che io ho scoperto da poco, sinceramente, e l’ho subito apprezzato, per il semplice fatto che dà spazio e voce a queste bellissime situazioni: etichette discografiche, associazioni culturali, circoli, festival, concerti, dischi, sale prove, studios, eventi….che manca? Manca il nocciolo di questo frutto così succoso:
i Gruppi musicali, senza discriminazioni di sorta. Parliamone subito con Lorena, che ci spiegherà tutto riguardo il loro smisurato entusiasmo.
Avanti, allora, con le domandine…
TAdcA : ciao Lorena, vorrei sapere innanzitutto i tuoi valori del fegato, transaminasi e simili, vista l’ ingordigia presente nel tuo/vostro progetto. Raccontaci cosa si fa mangiare con gusto della scena musicale cuneese ultimamente, senza tralasciare i piatti tipici della Granda, quelli che tradizionalmente non possono stufare.
BeUrself : Valori del mio fegato? Indigestione cronica: si mangia di gusto, però a volte vien la nausea.
Ahah, scherzi a parte (forse).
Innanzitutto, grazie per la sfavillante ospitalità presso TantoDiCappello Records con questa intervista (saluto il pubblico da casa “Ciao pubblico!”). Cosa si fa mangiare con gusto? Difficile da dire. La provincia si divide fra tre generi principali (forse): metal, che interessa maggiormente la zona monregalese e dintorni, folk-rock in zona cuneo e a macchie qua e là e grunge-noise zona bra-alba. Ognuna di queste potrebbe essere la risposta esatta alla tua domanda. Se però dovessi rispondere io al “che cosa non può stufare” avrei qualche difficoltà perché in effetti ha già tutto un po’ stufato. E un anno va di moda il rock acustico e nascono gruppetti tutti più o meno simili, e poi tocca al noise e stessa storia. Sarebbe bello sentire ogni tanto qualcosa di un po’ più fresco, anche un po’ più allegro magari che di musica taglia-vene ne abbiamo fatto il pieno ormai.
BeUrself : Valori del mio fegato? Indigestione cronica: si mangia di gusto, però a volte vien la nausea.
Ahah, scherzi a parte (forse).
Innanzitutto, grazie per la sfavillante ospitalità presso TantoDiCappello Records con questa intervista (saluto il pubblico da casa “Ciao pubblico!”). Cosa si fa mangiare con gusto? Difficile da dire. La provincia si divide fra tre generi principali (forse): metal, che interessa maggiormente la zona monregalese e dintorni, folk-rock in zona cuneo e a macchie qua e là e grunge-noise zona bra-alba. Ognuna di queste potrebbe essere la risposta esatta alla tua domanda. Se però dovessi rispondere io al “che cosa non può stufare” avrei qualche difficoltà perché in effetti ha già tutto un po’ stufato. E un anno va di moda il rock acustico e nascono gruppetti tutti più o meno simili, e poi tocca al noise e stessa storia. Sarebbe bello sentire ogni tanto qualcosa di un po’ più fresco, anche un po’ più allegro magari che di musica taglia-vene ne abbiamo fatto il pieno ormai.
TAdcA : l’espressione ‘be yourself’ si storpia in ‘be urself’. Perchè?
BeUrself : La motivazione ufficiale è perché il dominio per intero era già occupato :D Per cui l’alternativa più intelligente era abbreviare you in U anche se in realtà il dittongo you nel pronome your si legge leggermente diverso, ma chissenefrega? :D Oltretutto lo preferisco, più corto, più moderno, più.. alternativo? Se vuoi invece una risposta che sa di mesi di elaborazione è perché, adattandosi alla filosofia dettata dal nome, cioè sii te testo, ho caratterizzato il brand dandogli un tocco di personalità! :P Toh, ti piace?
BeUrself : La motivazione ufficiale è perché il dominio per intero era già occupato :D Per cui l’alternativa più intelligente era abbreviare you in U anche se in realtà il dittongo you nel pronome your si legge leggermente diverso, ma chissenefrega? :D Oltretutto lo preferisco, più corto, più moderno, più.. alternativo? Se vuoi invece una risposta che sa di mesi di elaborazione è perché, adattandosi alla filosofia dettata dal nome, cioè sii te testo, ho caratterizzato il brand dandogli un tocco di personalità! :P Toh, ti piace?
TAdcA : quanti collaboratori siete e come suddividete i compiti? Non credo che abbiate una struttura gerarchica ,o sbaglio?
BeUrself : Allora, una struttura gerarchica ci sarebbe. O meglio, quando ho progettato il sito ho stilato anche una lista di possibili competenze per collaboratori. Non è una vera e propria gerarchia, tranne nel caso di redattori e capo redattore, ma è più una divisione di compiti. Oltre a quelli già citati infatti ho previsto figure di biografi (l’idea di BU era di redigere da noi tutte le biografie dei gruppi su un modello di sintesi e serietà, piuttosto che scopiazzare quelle che si trovano sui social che molto spesso sono delle pagliacciate assurde), di archivisti, così chiamati anche se il nome non m’ispira tantissimo, il fulcro di tutto il sito perchè sono coloro che si occupano di tenere aggiornate schede, concerti e info più in generale di ogni gruppo, e poi altre mansioni varie ed eventuali a cui dare il titolo di tecnici (ma van bene anche gli aspiranti tali) video, audio e fotografia nell’ottica di aggiungere al sito contenuti esclusivi e di qualità. Insomma, figure che ho messo e incluso nel progetto fin da subito, ma che al momento scarseggiano. In ogni caso è prima più importante sviluppare tutto il resto, cioè la parte redazionale. Ad oggi, dopo aver perso per strada qualcuno, siamo in.. ehm quattro? Quattro attivi, diciamo, più qualche sporadico. Purtroppo mia sorella ha abbandonato il progetto quest’autunno, in compenso però si è aggiunto il nostro primo recensore (evviva, ho trovato qualcuno a cui far fare lo sporco lavoro) Maurizio Griglio, il nuovo acquisto fresco fresco come archivista, Emanuela Armando, strabordante di idee che cercano casa, oltre al già consolidato project tester che non si vede e non si sente, ma mi ha salvato più volte con consigli nella progettazione del sito, Alberto Sabena. La verità è che trovare qualcuno che abbia la stessa passione, condivida le stesse idee e non aderisca solo per interesse personale è molto difficile. E fare favoritismi è contro la filosofia di Be Urself. Quando ho iniziato con il progetto non conoscevo un musicista. Tutti gli amici musicisti che ho ora lo sono diventati dopo averli incontrati ai concerti, averli intervistati o averci scambiato qualche mail. Questo per dire che il tutto non è partito dal voglio fare qualcosa per sostenere taluni (o peggio amici), ma tutti. Ove possibile e ove meritevole, aggiungerei ora :)
BeUrself : Allora, una struttura gerarchica ci sarebbe. O meglio, quando ho progettato il sito ho stilato anche una lista di possibili competenze per collaboratori. Non è una vera e propria gerarchia, tranne nel caso di redattori e capo redattore, ma è più una divisione di compiti. Oltre a quelli già citati infatti ho previsto figure di biografi (l’idea di BU era di redigere da noi tutte le biografie dei gruppi su un modello di sintesi e serietà, piuttosto che scopiazzare quelle che si trovano sui social che molto spesso sono delle pagliacciate assurde), di archivisti, così chiamati anche se il nome non m’ispira tantissimo, il fulcro di tutto il sito perchè sono coloro che si occupano di tenere aggiornate schede, concerti e info più in generale di ogni gruppo, e poi altre mansioni varie ed eventuali a cui dare il titolo di tecnici (ma van bene anche gli aspiranti tali) video, audio e fotografia nell’ottica di aggiungere al sito contenuti esclusivi e di qualità. Insomma, figure che ho messo e incluso nel progetto fin da subito, ma che al momento scarseggiano. In ogni caso è prima più importante sviluppare tutto il resto, cioè la parte redazionale. Ad oggi, dopo aver perso per strada qualcuno, siamo in.. ehm quattro? Quattro attivi, diciamo, più qualche sporadico. Purtroppo mia sorella ha abbandonato il progetto quest’autunno, in compenso però si è aggiunto il nostro primo recensore (evviva, ho trovato qualcuno a cui far fare lo sporco lavoro) Maurizio Griglio, il nuovo acquisto fresco fresco come archivista, Emanuela Armando, strabordante di idee che cercano casa, oltre al già consolidato project tester che non si vede e non si sente, ma mi ha salvato più volte con consigli nella progettazione del sito, Alberto Sabena. La verità è che trovare qualcuno che abbia la stessa passione, condivida le stesse idee e non aderisca solo per interesse personale è molto difficile. E fare favoritismi è contro la filosofia di Be Urself. Quando ho iniziato con il progetto non conoscevo un musicista. Tutti gli amici musicisti che ho ora lo sono diventati dopo averli incontrati ai concerti, averli intervistati o averci scambiato qualche mail. Questo per dire che il tutto non è partito dal voglio fare qualcosa per sostenere taluni (o peggio amici), ma tutti. Ove possibile e ove meritevole, aggiungerei ora :)
TAdcA : quali sono, se ci sono, i vostri riferimenti musicali,vale a dire i pilastri su cui poggia il vostro entusiasmo? quali i gruppi cuneesi che elogiate maggiormente,oppure di quale genere? leggevo il sostantivo “underground”…
BeUrself : In realtà il sostantivo underground come lo chiami tu è perché non saprei come altrimenti definire tutto l’insieme musicale che trattiamo. A volte infatti lo chiamo anche indipendent, cioè coloro che non hanno contratto con major, che forse sarebbe perfin più giusto dal momento che BU vorrebbe essere un ponte tra queste due situazioni. Per rispondere alla prima domanda, l’entusiasmo poggia principalmente su coloro che credono nella musica e hanno voglia di portare qualcosa di loro con impegno in un panorama musicale seppur ridotto. I gruppi che ci piacciono, in un certo qual modo, sono parecchi, alcuni purtroppo anche già sciolti, altri che invece stanno continuando. Ma credo che i nostri, come un po’ tutti i musicisti che si cimentano nella musica, dovrebbero aver più chiaro in mente cosa vogliono fare e come. Bisognerebbe scindere tra quelli che vogliono fare musica e quelli che vogliono lavorare per la musica. Sono due cose ben diverse e richiedono due approcci distinti. La maggior parte dei musicisti che conosco vuole fare musica. È vero che se chiedi loro: “ti piacerebbe vivere di musica”? ti rispondono di sì, ma pochi sanno cosa voglia dire davvero. E ciò significa che se capita l’occasione, si deve mollare tutto e tentare il grande salto, a prescindere da ciò che si sta facendo (lavoro, studio..,) e si devono mettere in conto anche tante altre cose. Lavorare per la musica è, appunto, un lavoro vero e proprio che comprende rinunce e a volte decisioni difficili. Penso che spesso il salto venga interrotto proprio qui: il gruppo di musicisti è di solito prima di tutto un gruppo di amici, e molti ragionano in modo corretto amichevolmente parlando, ma errato se si guarda in una prospettiva di futuro. La qualità dei gruppi è spesso potenzialmente buona, ma resta mediocre se non si correggono certe cose e, nel caso, si sostituiscono elementi e la maggior parte di essi non ha il coraggio di farlo.
BeUrself : In realtà il sostantivo underground come lo chiami tu è perché non saprei come altrimenti definire tutto l’insieme musicale che trattiamo. A volte infatti lo chiamo anche indipendent, cioè coloro che non hanno contratto con major, che forse sarebbe perfin più giusto dal momento che BU vorrebbe essere un ponte tra queste due situazioni. Per rispondere alla prima domanda, l’entusiasmo poggia principalmente su coloro che credono nella musica e hanno voglia di portare qualcosa di loro con impegno in un panorama musicale seppur ridotto. I gruppi che ci piacciono, in un certo qual modo, sono parecchi, alcuni purtroppo anche già sciolti, altri che invece stanno continuando. Ma credo che i nostri, come un po’ tutti i musicisti che si cimentano nella musica, dovrebbero aver più chiaro in mente cosa vogliono fare e come. Bisognerebbe scindere tra quelli che vogliono fare musica e quelli che vogliono lavorare per la musica. Sono due cose ben diverse e richiedono due approcci distinti. La maggior parte dei musicisti che conosco vuole fare musica. È vero che se chiedi loro: “ti piacerebbe vivere di musica”? ti rispondono di sì, ma pochi sanno cosa voglia dire davvero. E ciò significa che se capita l’occasione, si deve mollare tutto e tentare il grande salto, a prescindere da ciò che si sta facendo (lavoro, studio..,) e si devono mettere in conto anche tante altre cose. Lavorare per la musica è, appunto, un lavoro vero e proprio che comprende rinunce e a volte decisioni difficili. Penso che spesso il salto venga interrotto proprio qui: il gruppo di musicisti è di solito prima di tutto un gruppo di amici, e molti ragionano in modo corretto amichevolmente parlando, ma errato se si guarda in una prospettiva di futuro. La qualità dei gruppi è spesso potenzialmente buona, ma resta mediocre se non si correggono certe cose e, nel caso, si sostituiscono elementi e la maggior parte di essi non ha il coraggio di farlo.
TAdcA : il mio socio Zaimon vuole sapere quanto tempo dedicate al sito, affinchè sia sempre così aggiornato e puntuale ( io lo cazzio sempre il mio socio, soprattutto perchè i ritagli di tempo che ricava in settimana per aggiornare il nostro sito non corrispondono quasi mai alla mia ‘sana fretta’ di pubblicare una recensione piuttosto che un’intervista bellechepronte…eh eh)
BeUrself : Zaimon? Bel nome! Il tempo che dedico al sito.. ahah..ah..ah. Beh, come dire, Be Urself è il mio progetto quindi occupa tutto il tempo che diversamente sono obbligata a dedicare ad altro, sai, per vivere. Ma non si può quantificare. Il tempo che ci dedico è proporzionalmente pari alla passione che ho e che ci metto. Amo il mio lavoro di web designer e buona parte del tempo libero è dedicato anche allo studio di nuove tecnologie e aggiornamenti su quelle già presenti perché, come sapete, in questo campo non si finisce mai di imparare. Cose queste legate al sito, ma non sempre visibili nell’immediato. E poi c’è tutto il resto, bazzicare nei locali dove fanno musica, parlare e confrontarsi coi musicisti, organizzare interviste – ultimamente si sta rivelando un’impresa impossibile – e sopratutto poi sbobinarle e scriverle (!) che è la parte che porta via più tempo considerando la puntigliosità con cui solo solita fare certe cose. Sommando tutto questo e sottraendolo alle ore libere rimane davvero pochissimo tempo per fare tutto. Per questo avrei bisogno di più gente che scriva al posto mio… eheh. Fare tutto insieme contemporaneamente è umanamente impossibile.
BeUrself : Zaimon? Bel nome! Il tempo che dedico al sito.. ahah..ah..ah. Beh, come dire, Be Urself è il mio progetto quindi occupa tutto il tempo che diversamente sono obbligata a dedicare ad altro, sai, per vivere. Ma non si può quantificare. Il tempo che ci dedico è proporzionalmente pari alla passione che ho e che ci metto. Amo il mio lavoro di web designer e buona parte del tempo libero è dedicato anche allo studio di nuove tecnologie e aggiornamenti su quelle già presenti perché, come sapete, in questo campo non si finisce mai di imparare. Cose queste legate al sito, ma non sempre visibili nell’immediato. E poi c’è tutto il resto, bazzicare nei locali dove fanno musica, parlare e confrontarsi coi musicisti, organizzare interviste – ultimamente si sta rivelando un’impresa impossibile – e sopratutto poi sbobinarle e scriverle (!) che è la parte che porta via più tempo considerando la puntigliosità con cui solo solita fare certe cose. Sommando tutto questo e sottraendolo alle ore libere rimane davvero pochissimo tempo per fare tutto. Per questo avrei bisogno di più gente che scriva al posto mio… eheh. Fare tutto insieme contemporaneamente è umanamente impossibile.
TAdcA : ora , con calma, fai un salto nel futuro, ed esprimi liberamente le ambizioni ed aspettative che nutri rispetto ad un allargamento del progetto. non avere paura di “pisciare lungo”(…).
Pensi che sia necessario tagliare il cordone ombelicale ed allontanarsi da una mentalità campanilistica?
Pensi che sia necessario tagliare il cordone ombelicale ed allontanarsi da una mentalità campanilistica?
BeUrself : Allora, l’argomento è ferro ancora caldo, come si suol dire. L’allargamento del progetto, di cui ho parlato nel mio appello qualche settimana fa, sarebbe un’ambizione, sì. Non del tutto idea mia ad esser sincera perché per prima nutro dei dubbi. Però confrontandomi con gente nei due disparati campi, musica e web, ho appurato che effettivamente allargarsi avrebbe i suoi vantaggi per tutti. Non senza complicazioni anzi. Inserirsi in un panorama nazionale so benissimo da me che non è facile considerando tutto il resto, ma ci sono delle carte vincenti che se usate bene fanno il loro lavoro. Potrei continuare a restare circuita alla zona, ma se pensiamo un attimo all’obiettivo di un gruppo, di un gruppo che appunto nasce e cresce qui, con un progetto localizzato può solo sperare di emergere nel locale. Che va benissimo, ma forse non è proprio l’obiettivo finale, no? La musica di Cuneo valida che c’è va portata fuori e questo è più facile se si può contare su una rete di collaborazioni nel resto dell’Italia e su scambi di locali/gruppi. Sarebbe bello poter scegliere un gruppo, il migliore dell’anno ed organizzargli date in giro per l’italia, una per regione o, perchè no?, una per provincia se si trovassero sufficienti collaboratori. Però, insomma, questo è pisciare davvero lungo, è una cosa che ti sto buttando lì, ma tutto andrebbe messo in conto con la collaborazione dei locali, dei gruppi etc.. Di cose da inventare ce ne sono tante, anche a basso costo magari, ma ci vorrebbe una base un minimo solida su cui poter partire. E figure capaci con un minimo di esperienza nell’aiutare ad organizzare le cose nel migliore dei modi :) E poi beh, vorrei che BU iniziasse a rendere qualcosa e non solo per me, ma per quelli che ci lavorano e magari anche per i gruppi e gli utenti del sito se si riesce a studiare bene la cosa: ci potrebbe essere una sorta di circolo di denaro in cambio di servizi che fa tanto bene all’economia (ma che cacchio sto dicendo?? boh).
TAdcA : sebbene io scriva questa domanda senza conoscere ancora la risposta precedente , ti faccio i miei piu’ sentiti auguri per l’iniziativa che , spero, intraprenderete. E chissà che non ci sian tempo e spazio per collaborazioni future tadca/beurself, concrete o come semplici vicendevoli consigli: il confronto produce nuova energia!
BeUrself : Siamo sempre aperti a collaborazioni attive perché, appunto, come dici te, il confronto aiuta a crescere e migliorarsi ed evita che il solo pensiero di uno si chiuda sul suo progetto, perdendo magari vista il vero obiettivo, e incancrenisca su sé stesso. E grazie degli auguri :) Ne abbiamo bisogno.
TAdcA : domanda autoreferenziale : cosa conoscevi della neonata Tanto>Di>Cappello records, o meglio della ‘Tadca’? Passasti a uno degli eventi ultimi,tipo al Dopolavoro, alla Bertello o a El Paso?
TAdcA : questo spazio finale è a tua disposizione per qualsiasi comunicazione, avvertimento ,proposta,considerazione,delucidazione, precisazione, negazione, affermazione( bè insomma hai capito,cio’ che ritieni opportuno, anche solo un aforisma o un haiku…)
TAdcA :l’ultimissima(altro che mini, ‘sta intervista!): dimmi 3 titoli dei migliori dischi che hai potuto ascoltare di recente, in mezzo alle numerose nuove uscite cuneesi del 2010-2011.
TAdcA : domanda autoreferenziale : cosa conoscevi della neonata Tanto>Di>Cappello records, o meglio della ‘Tadca’? Passasti a uno degli eventi ultimi,tipo al Dopolavoro, alla Bertello o a El Paso?
se la risposta è no…:
Abbiamo in programma un bell’ incontro/raduno di etichette e distro per sabato 7 aprile,il primo del genere a Cuneo ,come gia’ ti scrivevo( anzi…inoltravo)…Abbiamo raccolto già 9 adesioni, volete partecipare anche voi per fare cifra tonda?! Sarebbe un’opportunità per conoscere e costruire cose nuove in merito.
BeUrself : Naturale che ci saremo! Ed in ogni caso, in realtà, sì, sono stata ad un vostro evento e cioè quello tenuto al dopolavoro, ma non son riuscita a fermarmi fino alla fine anche perché, mannaggia voi, è iniziato più di un’ora dopo. Cercherò di rimediare per i futuri :D
TAdcA : questo spazio finale è a tua disposizione per qualsiasi comunicazione, avvertimento ,proposta,considerazione,delucidazione, precisazione, negazione, affermazione( bè insomma hai capito,cio’ che ritieni opportuno, anche solo un aforisma o un haiku…)
BeUrself : Ancora? Non ho già monopolizzato abbastanza? Però, se insisti.. NEGO TUTTO QUANTO DETTO FIN’ORA! :D Piacerebbe eh? No. Che altro dire? Abbisognamo di gente volenterosa, passionale (°_°) e convinta in un progetto come questo che voglia dare una mano ad alleggerire la zavorra di lavoro che c’è da fare :D E poi sarebbe tanto bello sentire la partecipazione dei gruppi, dal momento che tutto questo esiste per loro, e non sempre dai soliti tanto carini che si prodigano con consigli che è vero fan piacere, ma fanno anche sorgere domande tipo: si ma, tutta l’altra parte che fa? È interessata? La risposta a queste domande ne decreterà nel tempo la continuità o lo sfacelo del progetto.
TAdcA :l’ultimissima(altro che mini, ‘sta intervista!): dimmi 3 titoli dei migliori dischi che hai potuto ascoltare di recente, in mezzo alle numerose nuove uscite cuneesi del 2010-2011.
Ti nutri ancora del caro vecchio vinile?
BeUrself : Bravo! Tocca un tasto dolente. Nono, ma.. gira pure il dito nella piaga! Purtroppo per me, ahimè, non ho mai avuto un vinile in casa, quindi manco so che significa :(, né tantomeno un playa-vinile (come si chiama? giradischi? Boh!) Comunque, vi do un aiutino, il mio compleanno è tra una settimana, quindi *__*
I migliori dischi. Beh, sicuramente l’ultimo della Banda Fratelli, Buongiorno disse il metronotte, è un prodotto degno di nota, ben curato davvero. Poi, i Bad Bones, in quali non fanno nulla di nuovo in realtà e c’è fin troppa similitudine tra un pezzo e l’altro, ma alcuni brani sono molto carini (beh, forse “carini” è un termine che stona un po’ col loro genere/stile, in armonia col modo di parlare di Steve sarebbe più opportuno dire “ma alcuni pezzi di quella roba lì spaccano i culi, hai capito?”. Se lo volessi dire, insomma). E poi, non posso non citare anche due dischi usciti prima del 2010, Nude dei Minus Four e Hostage of Pride degli Schneeflock che li ho consumati a furia di sentirli :P
TadcA : conosci siti attivi di promozione eventi musicali come www.punk4free.org ( che avra’ tipo 1000 visite al dì) e il neonato www.iopogo.com ? aspirate ad un progetto nord-sud simile al loro(vedi anche nostra intervista a pk4free)?
BeUrself : ad esser sincera, no, ma probabilmente perchè trattano dei generi non propriamente della mia sfera musicale quotidiana, però sembrano essere interessanti. Sicuramente per gli amanti del genere sono ottime risorse :)
T :Ti ringrazio per la disponibilità e la simpatia dimostrate, un grande in bocca al lupo!
BU :grazie a voi
Per la TaDCa,
alAn
alan@tadcarecords.org
Per BeUrself,