Torniamo con una mini-intervista alla Tadcamaniera, per cui ora tocca ovviamente ai FUKUOKA , una delle più grandi promesse HC tupa-tupate della Granda, sicuramente, ma mi spingerei anche oltre, se non fosse che poi sembra sempre tutto così dannosamente pomposo e fastidioso…quindi, lasciamo stare le cose genuine così come sono. Ecco le 5 domandone ,e relative risposte dei 4 bravi ragazzi dell’ hc targato CN.
1)Tadca: Ciao Fukuoka, la primissima domandina è ovviamente sull’etimo del nome del gruppo, e del perchè abbandonaste il Grande Freddo…
Fukuoka: Ciao a tutti e grazie di quest’intervista! Beh la scelta del nome fu un vero calvario. Abbandonammo l’idea de Il Grande Freddo dopo che Nakai (chitarra) espresse il suo diniego definitivo. Riflettemmo sulla cosa perché quel nome ci piaceva tantissimo, ma infine optammo per riaprire la questione. Alla fine, esausti ormai dalle infinite discussioni, accogliemmo la proposta di Paul (voce): Fukuoka! Fummo affascinati dalle idee rivoluzionarie di Masanobu Fukuoka, il biologo/filosofo giapponese. Ringraziamo tra l’altro Erika Ghibaudo per la grafica fichissima!
2)Tadca: Siamo invasi dal genere “post-qualcosa” nella scena, avete notato?Post-punk, Post-rock, Post-hardcore…significa che le categorie di genere sono state tutte assegnate tra ’60 e ’90 o che l’ardua etichetta verrà attribuita dai posteri? Ha senso per voi tutto questo sub-etichettare,tra l’altro?
Fukuoka: Pensiamo che i grandi movimenti musicali siano terminati nei ‘90, perlomeno a livello mainstream non si è visto nulla di nuovo. Già questa tendenza a etichettare qualsiasi cosa non è il massimo della vita, figuriamoci sub-etichettare!
3)Tadca: Avete un ottimo impatto sul pubblico perchè a mio avviso ,oltre ad avere tutti estrema confidenza con gli strumenti, avete un frontman non-plus-ultra! Genesi della band
Fukuoka: La cosa simpatica è che Paul entrò per ultimo nella band e non neghiamo di aver avuto dei seri dubbi prima di vederlo in azione… Insomma, lo stereotipo del front-man hardcore è quello di un duro muscoloso, sempre pronto a spaccare le ossa a qualcuno. Paul è alto un metro e settanta, arriva dal reggae e fa il dj… Tu l’avresti fatto provare? Noi no. Ora ruba la scena a tutti durante gli show, è costantemente accerchiato da groupies e i complimenti se li becca sempre lui. L’ennesima dimostrazione che il pregiudizio è la peggiore invenzione dell’uomo.
Per il resto, la band nacque dopo una chiacchierata fra gli altri tre. Damiano (basso) e Dmax (batteria) avevano fatto parte dei Balaclava Helmet, band hardcore che girava parecchio qualche anno fa, mentre Nakai usciva dall’esperienza metal-grunge con i Triozepam. L’intesa fu immediata, e dopo qualche giorno arrivò la prima intensissima prova. Primo pezzo suonato insieme: Linoleum dei NOFX, abbandonato immediatamente per produrre da subito materiale nostro.
4)Tadca: Dato che voi -mi riallaccio alla domanda 2- siete da considerare degli”anacronistici” , quali sono gli ascolti che hanno più arricchito ed influenzato la vostra formazione musicale? Post-nu-metal ne ascoltate??
Fukuoka: Le nostre influenze sono varie e non necessariamente legate al genere che suoniamo, che comunque rimane il nostro saldo punto d’incontro. Nakai arriva dal grunge e come avrete capito, Paul ha una cultura musicale a 360 gradi. Damiano oltre ad ascoltare parecchia roba pesante, coltiva anche una passione per l’elettronica. DMax invece, è un vero cultore del punk-hardcore italiano e internazionale.
5)Tadca: Sbanderiamo finalmente ,urbi et orbi, le vostre intenzioni in merito a presente ed immediato futuro: bolle mica qualcosa in pentola?
Fukuoka: In pentola bolle un bel disco! Per le prese ci siamo affidati all’amico Elia de La Macabra Moka e siamo molto contenti per quello che sta uscendo fuori. Le registrazioni sono state impegnative perché DMax ha deciso di registrare le parti di batteria a una velocità assurda! Contiamo di farlo uscire entro marzo 2018 se tutto va come deve e ovviamente ,Tadca boys, sarete fra i primi ad ascoltarlo!