One-Question-Interview to Flying Disk + One-Point-of-View by Tadca

flying fotoI 3 allegri ragazzi vivi ritratti qui sopra sono i giovanissimi Flying Kids, macchèscrivo ,i FLYING DISK (cit. Albert Corner, da una battuta tra addetti ai lavori: i 3 sono così giovani, 20 e 23 anni, che potrebbero benissimo modificare il nome demenziale citato…ma stiamo seri), e suonano da quanto? Dal 2010 mi sembra, cioè da 4 anni. Già detto che hanno fatto un lavorone evolutivo tale da essere ormai un progetto musicale consolidato, denominabile in post-rock e post-hardcore, ovvero quel genere che andava di moda negli anni 90, quando i gruppi anglofoni eran freschi dell’esperienza punk-hardcore e necessitavano di una svolta di genere e di stile . Insomma ricerca di un suono nuovo. Ora parlare di “post”-qualcosa ,a significare la novità conseguente ed immediatamente succesiva all’avanguardia  precedente, mi sembra anacronistico ormai.

Allora lo chiamiamo ‘sperimentale’? ‘Indipendente’? ‘Alternativo’?(sempre odiato quest’ultima etichetta, alternativo de che? rispetto a chi o cosa? mai saputo..). ‘Stoner’? Vada per lo stoner-rock,anzi stoner-core come dicono i CANI SCIORRì, provenienti da Fossangeles(Cuneo) anch’essi. ( Comunicazione di servizio II per Daniel D.: ma voi volete partecipare alla Compila Tadca Anniversario 5 anni? pezzo inedito da fare nel 2015, scrivimi!!! Passate parola pliz.)

Questa è una ONE QUESTION INTERVIEW , la prima del genere mai realizzata dalle nostra menti sane. E quindi ho provocato di certo la curiosità più scontata e inevitabile: qual è sta maledetta domanda? La smette questo di scrivere sempre come se stesse compilando nottetempo il diario di sfogo adolescenziale per colpa dell’insonnia?

Taglio corto(sfumato ai lati) : PERCHE’ LA SCELTA COMPOSITIVA DI CANTARE IN INGLESE?

La risposta mi è arrivata dal buon leader Simone Calvo ( che essendo giovanissimo calvo ancora non è ), ed io sono un pochino turbato perchè devo scremare il contenuto. Sapete quando vi scrivono :”sarò sincero con te, ma questo per favore non scriverlo nel post del sito, ossia io…..”

Che fare? cercare lo scoop giornalistico a la ‘Novella 2000′ o rispettare la volontà dell’individuo sottoposto a interrogatorio? Ah, la verità,questa scomoda pretesa necessaria! Allora cerco la mediazione e vi scrivo ciò che ho interpretato dalla sua mail ,ossia…

…che nel 2010, quando il FLYING DISK decollò dalle campagne della west coast cuneese, simone e mattia, il batterista, adottarono il metodo dell’assonanza fonetica anglofona per la linea vocale. Come cosa vuole dire? Che l’importante era la foga musicale della forma data dai riff della chitarra e dalla ritmica della batteria, e il cantato poteva essere temporaneamente un insieme di sillabe e dittonghi e vocalizzi non riconducibili ad un idioma specifico, ma pur sempre vicino al british or american ENGLISH.

La mia solo-una-domanda-intervista aveva lo scopo  di indagare in modo provocatorio su tale scelta, data la mia risaputa avversione. Credo sempre che se sei madre lingua inglese canterai in inglese ,mentre se sei mother tongue italiano canterai in inglese solo se hai una personale ed inconfutabile padronanza della lingua ,sennò non ha senso.

E’ giusto volere arrivare a tutti, a livello di pubblico internazionale, ma so che anche gli INDIGESTI suonarono negli U:S:A perchè avevano gran seguito pur non avendo mai usato l’inglese ,ma solo l’italiano ,nei loro pezzi. E’ giusto cercare maggiore facilità a livello compositivo ,perchè con l’inglese puoi colpire efficacemente nel segno con meno vocaboli e più phrasal verbs per esempio, ma i cuginetti CANI SCIORRì ce la fanno alla grande lo stesso cantando in italiano! E allora c’è qualcosa di più. Ma c’è il filtro dell’auto-censura cui devo badare…La motivazione che volevo sentire è comunque arrivata ed è: a livello comunicativo ( quanti livelli,oggi!) simone dice di trovarsi meglio con una lingua straniera di massa come l’inglese.Questo è tutto.(Per inciso: ho fatto ascoltare ad una amica americana residente a Cuneo il Cd, e lei mi dice, dopo aver espresso dubbi sulla pronuncia di ‘anything’ di “I can’t feel anything”, dove ‘th’ è troppo simile alla ‘f’ di ‘feel’…: mmh,very good! I do understand everything, so what’s the matter with it?..Per cui promossa a pieni voti la fonetica inglese, e la pronuncia tipica di uno straniero ci sta nel contesto;come se si pronunciasse ‘sinalmente’ la parola ‘finalmente’: avreste da ridire qualcosa? Io personalmente non più, e ringrazio i Flying Disk per la paziente sopportazione delle mie critiche ,apparse giustamente come costruttive, da parte di uno che ci tiene all’autoproduzione fatta con tutti i crismi, nessuna approssimazione o leggerezza).

Vorrei che ci bombardaste di comments, sia in italiano che in inglese. Ribadisco,non sono un integralista, ma solo un pò esigente, e se una roba si pronuncia così o l’espressione idomatica precisa è cosà  sono robe da tenere ben presenti, sia per non fare figuracce che per fare in modo che il MESSAGGIO in the bottle (bottiglia=canzone) sia assimilato al meglio da chi ascolta.

Fine prima parte.( la recensione vera sul bel disco dei nostri FlyingDisk arriva con la posta pomeridiana…buona giornata a tutti!).

One thought to “One-Question-Interview to Flying Disk + One-Point-of-View by Tadca”

  1. se sei piemontese come i mage//stick, allora idioma piemunteis? gniuna cunisiun! bravi tanto di cappello, continuate così!

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