Eccoli in gran forma i nostri Bull Brigade torinesi, spirito oi da ragazzacci di strada e sangue color granata nelle vene, che a gran richiesta siamo riusciti a fare suonare nel capoluogo della Resistenza cuneese, ovvero Boves.
Siamo onorati di averli avuti ospiti e, dato che l’amicizia non è cosa cerimoniosa nè dettata da leggi di mercato per fortuna, sappiamo che torneranno volentieri ad omaggiare la nostra terra provincialotta con le loro sonorità fresche ed aggressive. Penso che ci sia terreno fertile in questa landa intrisa di dolcetto e barbera doc e docg, di tensione latente, di rabbia repressa. Necessita, questa scena cuneese, di una scintilla per l’esplosione. Abbiamo sicuramente bisogno di un catalizzatore, perchè siamo in tanti, ragazzi, a viverci questi posti della provincia granda con una valanga di energia inespressa, pronta a sommergere il quieto perbenismo di chi si nasconde dietro ai diritti e ai doveri della Costituzione, roba che tanti eredi della Resistenza ritengono ahinoi come punto d’arrivo, successo inconfutabile delle lotte sanguinarie di Liberazione, che garantisce libertà a tutti, senza bisogno di obiezioni.Talmente tanta libertà incondizionata e inopinabile che contestare i neofascisti di CasaPound Cuneo sembra una violazione dei diritti civili individuali e collettivi. Abbiamo liberato Cuneo dai fascisti nel 1945 per precipitare nell’ideologia secondo la quale i fascisti hanno la sacrosanta libertà di esprimere la loro volontà di annientarci, contestandocela, questa liberazione dai fascisti. Il quieto perbenismo cui accennavo è complice di questo capovolgimento del valore semantico di Libertà conseguente la Liberazione: nella “democrazia”- questo vigliacco ordinamento ideologico politico- la libertà ai fascisti viene data 60 anni dopo la liberazione dai fascisti quasi fosse una superiorità intellettuale e morale. Una concessione che pagheremo e che stiamo pagando cara: ricordate i leghisti dei primi ’90? 4 gatti si’, che abbiam preso sottogamba, ma che con il solito populismo e approccio demagogico proprio del lupo travestito da agnellino ha scalato la vetta del potere. Non facciamoci fregare di nuovo, mica siamo sprovveduti, no?Quindi: nessuna libertà ai fascisti a Cuneo, nessun compromesso, se non si vuole infangare la memoria e i sacrifici di sangue dei nostri vecchi, che hanno tuttaltro che democraticamente costruito giorno per giorno la liberazione dai fascisti, per offrire un modello di libertà a tutti gli onesti intellettualmente, i solidali, i deboli, gli arrabbiati, gli studenti del ‘vivi e lascia vivere’, i confusi, i menefreghisti e gli oppressi tutti.
Non è una lezione superata o vecchia. E i giovanissimi comincino ad interpretarla secondo le condizioni sociali attuali: vedrete quante analogie, quanta attualità si cela nel ripetersi dei cicli storici.
alan e tadca crew e hardcore scene cuneo